Lo sfruttamento della Terra e gli animali a fini di lucro da parte dell’uomo è terribile… Ho deciso di trattare questo tema perchè a mio parere l’arte ha il dovere di mettere in luce i problemi creati dall’uomo. Il materiale che prediligo per realizzare le mie sculture è l’argilla: essa è terra, parte fondamentale del pianeta in cui viviamo, il quale soffre perché soffocato dall’uomo, che continua a provocare paurosi disastri ambientali. Io vedo l’uomo come parassita della Terra, quindi eseguo le mie sculture usando come materiale la terracotta che poi, in una fase successiva, volutamente corrodo, con l’intento di simboleggiare le ferite che il pianeta ha subito e continua a subire dall’uomo: inquinamento a vari livelli (atmosferico, idrico, del suolo, chimico, biologico, acustico, luminoso, termico, radioattivo, nucleare, agricolo, industriale). I soggetti che maggiormente rappresento sono gli animali: orsi polari, gorilla, elefanti, delfini ecc., perchè vittime innocenti dell’uomo. Nella fase iniziale di questa nuova sperimentazione dopo averle corrose, pitturavo le mie sculture…il colore rappresentava una sorta di barriera tra le mie opere ( a mio modo la mia anima ) e la superficialità del mondo e della società odierna. Ora invece la mia terra vuole essere libera, la mia scultura è sempre di argilla corrosa ma non viene più pitturata, rimane del suo colore naturale per una precisa scelta stilistica : “voglio far emergere la mia anima senza finzioni e senza paura del giudizio altrui“.
Io da scultore non credo di usare un materiale povero anzi, a mio parere la terracotta è il più nobile di tutti dato che, oltre ad essere terapeutica, con essa si producono mattoni e tegole per costruire case negozi centri commerciali ecc.
La terra rappresenta circa il 30 % dell’intero pianeta ; il restante 70% è fatto d’acqua : tra qualche decennio l’argilla non sarà più considerata materiale ovvero ma il più ricercato. La sovrappopolazione aumenterà si coltiverà meno per dar spazio vitale a tutti e tutti vorranno spazio a sufficienza e col tempo la terra diventerà il nuovo oro.
I paesi ricchi stanno saccheggiando la Terra: consumano più risorse di quelle che il pianeta può produrre e moltiplicano il loro “debito ecologico”. Se nessuno fermerà questa corsa alla distruzione, secondo le previsioni più fosche, tra meno di 50 anni non basteranno due pianeti come il nostro per soddisfare i bisogni di tutti. È l’allarme lanciato dal Living Planet Report 2004 del WWF, presentato ieri nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra e in Italia. Il rapporto denuncia che l’ uomo consuma in media il 20% delle risorse in più rispetto alle capacità di rigenerazione della Terra.
La terra sta reagendo ai continui disastri che l’uomo sta facendo su di essa.
Gli uragani, i cambiamenti climatici, i terremoti ecc. sono la ONSEGUENZA di quello che l’uomo compie ogni giorno alla terra e ai suoi figli, gli animali, visto che l’uomo, oltre a sfruttare le risorse della terra, sfrutta anche i suoi fratelli animali. Il primo effetto che possiamo considerare come ferita inimmaginabile che non si può rimarginare è lo scioglimento dei ghiacciai, con la terribile conseguenza dell’estinzione di una specie animale.
L’uomo sfrutta gli animali dato che, per poterli ammirare li rinchiude in gabbie. Gli elefanti vengono addirittura uccisi per poter estrarre il prezioso avorio contenuto nelle loro zanne, così come altri per la loro pelliccia oppure solo per divertimento, come nella corrida. L’uomo sfrutta gli animali anche per nutrirsi e lo fa in maniera spropositata: pensiamo agli allevamenti intensivi di maiali, mucche, polli,cavalli , galline: vivono in spazi chiusi in gabbie strettissime per soddisfare i bisogni dell’uomo. Gli agnelli che vengono uccisi soprattutto nel periodo pasquale. I delfini che vengono uccisi a mattanza in Norvegia e in Giappone (per incrementare l’industria alimementare), animali fra i più intelligenti del pianeta .. uccisi per la loro carne. Ma non dimentichiamo anche le balene. Non c’e’ fine all’ingordigia dell’uomo: non mi stupirebbe se per trovare qualcosa di “nuovo” da mangiare si mettesse ad allevare esseri umani!
Anche i prodotti della terra sono stati modificati a piacere dall’uomo come per esempio le pesche noci ( non esistevano prima ) o l’uva priva di semi: l’uomo ha modificato geneticamente questi prodotti per renderli più semplici da mangiare, più veloci da pulire, ma hanno meno sapore della frutta non modificata poiché sono “pompati”, gonfiati allo scopo di apparire belli e quindi buoni e perciò vendibili. Sarebbe auspicabile tornare all’agricoltura tradizionale, quella dei nostri nonni!Anche gli alberi nelle città sembra non riescano più nemmeno a respirare sembra vogliano alzarsi e scappare, ma dove? Io sono del parere che la natura non deve essere violata nè migliorata, perché non si può migliorare qualcosa che è già perfetto. La natura e Dio sono la stessa cosa: finchè l’uomo non capirà questo, non andremo da nessuna parte. Bisogna avere rispetto per la nostra terra. Ma il problema è cosa lasceremo ai posteri: un pianeta distrutto, una fauna lacerata che le generazioni future potranno solo vedere negli zoo e una flora consumata, mangiata letteralmente dall’uomo e dalla sua ingordiglia. Io vedo l’uomo sempre più come parassita della terra e non come suo figlio. La situazione nel mondo è veramente disastrosa: occorre agire in fretta per salvare quel poco che rimane intatto nel nostro pianeta come per esempio la foresta amazzonica, il polmone verde del pianeta, che viene distrutta giorno dopo giorno per trarne profitti economici.